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Osteopatia in Italia. Come scegliere a chi rivolgersi?

Aggiornamento: 26 dic 2020

L'Osteopatia in Italia è praticata da fisioterapisti, medici, professionisti sanitari ma non solo. A questo proposito, a norma del Ministero della Salute non tutti gli osteopati sono infatti abilitati a trattare condizioni cliniche. Come capire quindi a chi affidarsi?


L'Osteopatia in Italia è una realtà relativamente recente rispetto agli oltre 100 anni di storia di questa disciplina. Infatti, arrivata dall'America nel Regno Unito nel 1917 (University College of Osteopathy - British School of Osteopathy) l'Osteopatia ha progressivamente preso piede nel resto d'Europa, arrivando in Italia soltanto alla fine degli anni 80 e inizio anni 90.


A differenza però di alcuni paesi europei come il Regno Unito dove l'Osteopatia è regolamentata dal Ministero della Salute e l'osteopata è in possesso di Laurea Magistrale, in Italia non è ancora pienamente regolamentata e negli anni sono nate numerose scuole private non riconosciute ne' dal Ministero della Salute ne' dal MIUR.


Ad oggi infatti, il titolo più diffuso in Italia è rappresentato dal Diploma in Osteopatia (abbreviato in "DO"), titolo di livello base non universitario nel mondo dell'Osteopatia. Questo titolo viene spesso confuso o utilizzato impropriamente con la Laurea in Medicina e Chirurgia dei medici osteopati americani ovvero: "Doctor of Osteopathy", che utilizza in effetti lo stesso acronimo ovvero "DO". Il titolo "DO" potrebbe quindi suggerire il possesso di una laurea, tuttavia il titolo "Doctor of Osteopathy" esiste solo negli Stati Uniti.


A questo proposito, e' bene ricordare infatti che ad oggi in Italia non essendo ancora istituito un corso di laurea in Osteopatia, nessun osteopata con titolo italiano può definirsi "Dottore in Osteopatia". Sempre a proposito di titoli, alcune scuole private italiane offrono invece titoli universitari esteri in Osteopatia. Tuttavia, questi titoli in Italia non consentono legalmente la pratica dell'Osteopatia su condizione clinica (su paziente), senza una pregressa laurea sanitaria o medica riconosciuta dal Ministero della Salute.


Trattamento osteopatico su paziente con cervicalgia. In questo caso come nel caso del trattamento di lombalgia e altri disturbi muscoloscheletrici o condizioni cliniche, oltre al titolo in Osteopatia e' necessario un titolo sanitario o medico con iscrizione al relativo ordine.


Come scegliere il professionista a cui affidarsi?


Ad oggi l'Osteopatia in Italia è stata individuata dal Ministero della Salute come professione sanitaria, tuttavia in assenza di ulteriori regolamentazioni la pratica dell'Osteopatia su condizioni cliniche (lombalgia, cervicalgia, traumi, condizioni pediatriche etc) è attualmente riservata unicamente alle professioni sanitarie e mediche esistenti in quanto legalmente abilitate a trattare le suddette condizioni. In tutti gli altri casi, in caso di condizione clinica il paziente mette in mano la sua salute ad un professionista non abilitato, ma soprattutto senza una formazione regolamentata dal Ministero della Salute e dell'Università, andando quindi incontro a potenziali rischi.


Nel caso di un osteopata non in possesso di laurea sanitaria o medica, il trattamento dovrebbe collocarsi nell'ambito della prevenzione o del benessere (prevenzione come nel caso di osteopati in possesso di Laurea in Scienze Motorie, e benessere in tutti gli altri casi). Tuttavia, per varie ragioni molto spesso persone con condizioni cliniche anche rilevanti si rivolgono o vengono trattate da osteopati senza titolo sanitario o medico.


Oltre all'aspetto relativo alla formazione, legalita' e sicurezza, va inoltre ricordato che le terapie effettuate da professionisti sanitari legalmente riconosciuti in Italia (come medici e fisioterapisti) sono detraibili dalla dichiarazione dei redditi in quanto spesa sanitaria, mentre non lo sono quelle effettuate da altri professionisti, anche se laureati ma in possesso di laurea non sanitaria (es. Laurea in Scienze Motorie/Chinesiologia o altre).


Inoltre, a proposito di titoli universitari, molta confusione viene generata dall'utilizzo di diversi osteopati non sanitari del titolo universitario di "Dottore". Questo accade spesso e confonde i pazienti che non sono in grado di cogliere la differenza tra i diversi professionisti che operano nel campo dell'osteopatia e di chi ha effettivamente titolo al trattamento di condizioni cliniche.


Il problema nasce dal fatto che in Italia a qualsiasi persona laureata spetta il titolo di "Dottore". Infatti, un laureato in Storia, Lettere, Giurisprudenza o Scienze Motorie (ad esempio) in possesso di un Diploma in Osteopatia ("DO") rilasciato da una qualsiasi scuola privata potrebbe presentarsi come "Dott. Rossi, osteopata DO". Questo porta a pensare che in Italia vi sia una laurea in osteopatia o che la persona in questione sia un professionista sanitario o medico, mentre spesso purtroppo non e' cosi'.


Conclusione


La raccomandazione finale, sia per motivi di sicurezza, legali ed anche fiscali, in caso di condizioni cliniche, traumi o infortuni e' quindi quella di affidarsi sempre a professionisti legalmente riconosciuti e abilitati dal Ministero della Salute al trattamento di condizioni cliniche, ovvero professionisti sanitari laureati come fisioterapisti o medici iscritti al relativo ordine, ed in possesso di ulteriore titolo in Osteopatia.


Buona Osteopatia a tutti, ma nelle mani giuste!


Articolo di Stefano Braico, Fisioterapista, Osteopata e Running Specialist con Laurea Magistrale ed esperienza professionale ed accademica in Italia, Spagna e Regno Unito. Quando non impegnato professionalmente nella propria clinica, ama l'attività fisica incluso il running, trail running e skyrace, viaggi e lettura.


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